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12 settembre 2008

Il potere delle parole


Dopo tanti (troppi!?) giorni di silenzio, riprendo a scrivere nel blog per pubblicare un testo che mi ha fatto riflettere.

In questi due mesi e mezzo di "latitanza", ho vissuto delle esperienze di carattere familiare che mi hanno tenuta impegnata nel semplice "essere" e "fare" quello che era necessario. C'è stato anche il tempo per dei momenti di riflessione, e percepisco chiaramente che la mia vita è di nuovo cambiata. Non per essere reticente, adesso non mi sento di scriverne più dettagliatamente.

Ecco il testo. Sarò felice il leggere il tuo commento.

Un giorno un maestro illustrava agli allievi la notevole efficacia psicologica delle parole e come gli uomini soggiacciano a tale potere come in stato d'ipnosi. 
«Le parole, in se stesse, non hanno importanza, sono solo fattori secondari, non fatti reali. Eppure gli uomini si cibano esclusivamente di parole anziché di realtà. Reagiscono positivamente o negativamente in base a parole amabili o ingiuriose». 
«Non sono minimamente d'accordo!», ribatté un allievo alzatosi improvvisamente in piedi, «Le parole non hanno un tale potere su di noi!». 
«Lurido schifoso cane rognoso!», lo ingiuriò il maestro preso da un violento raptus, «Chi ti ha detto di alzarti! Rimettiti subito a sedere o ti faccio cacciare via a pedate!». 
L'allievo, cianotico in volto dall'ira, ribatté: 
«Ma come, proprio tu, un maestro che reagisce in questo modo indegno? Mi meraviglio di un tale comportamento! Vergognati!». 
«Chiedo umilmente perdono», rispose pacato il maestro, «Non so cosa mi è successo. Non era mia intenzione né offenderti né umiliarti. Ti prego ancora di scusarmi». 
A quelle parole l'allievo si rasserenò e tornò tranquillamente a sedersi. 
A quel punto il maestro disse:«Potete ora osservare il potere delle parole? Poche parole ingiuriose hanno ferito una persona e hanno provocato in lui un uragano d'ira. Poche parole amabili lo hanno gratificato e reso tranquillo. Qualche parola può significare ira o tranquillità! Le parole sono solo fattori secondari, non realtà.


(da Il Dito e la luna. Gli insegnamenti dei mistici dell'islam di Gianluca Magi

2 commenti:

Unknown ha detto...

Sì, la storia in particolare e il libro in generale sono fonte di riflessione. Danno da pensare. Seguo con attenzione il lavoro di Gianluca Magi. Il suo ultimo libro, "La via dell'umorismo. 101 burle spirituali" è davvero incredibile. Lo sto consigliando tantissimo. Cari saluti, Luigi.

aelle ha detto...

Ciao Luigi, grazie del commento.

Le parole sono la veste dei pensieri e delle emozioni, a fare la differenza è il nostro modo consapevole di usarle... e di riceverle.

Un caro saluto,
Anna

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