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15 marzo 2008

I segreti del successo (2)

Ogni giorno degli uomini e delle donne, come guidati da una mano misteriosa, emergono dalla folla ottenendo successi straordinari chi in campo professionale, chi in campo relazionale.

Ad essi la folla ignorante attribuisce il favore della fortuna, oltre che il possesso di qualità eccezionali di cui gli altri esseri umani sarebbero privi.

L’esame psicologico e le confidenze di tali persone, come di quelle che si lamentano di non avere successo nelle loro imprese, ci permettono di affermare con certezza che tutti hanno più o meno le stesse capacità e le stesse probabilità di riuscita.

I successi degli uni e gli insuccessi degli altri, non dipendono né dal caso né da qualità eccezionali, ma da una questione di METODO. Anche il soggetto meno dotato, se sa scoprire le forze latenti che sono in lui e se sa utilizzare i segreti che sono alla base delle relazioni umane, otterrà infallibilmente i successi più lusinghieri.

Tutti coloro che hanno raggiunto un qualsiasi obiettivo, anche modesto, hanno seguito, consapevolmente o inconsapevolmente, un METODO. Ma soprattutto hanno seguito UN METODO CHE FUNZIONA. La mancanza di uno schema, di una strategia o di un piano d’azione, porta inevitabilmente al fallimento in quanto è estremamente difficile colpire un bersaglio procedendo a tentoni.

Obiezione: “Ma utilizzare schemi e strategie, ad esempio nell’ambito di una relazione sentimentale, non rischia di togliere spontaneità e carica emozionale al rapporto?

Risposta: Immagina una storia d’amore come se fosse un film… alla produzione di un film partecipano fondamentalmente due categorie di persone. Una categoria che possiamo definire ATTIVA-CREATIVA a cui fanno parte sceneggiatore e regista. E una categoria passiva a cui fanno parte gli attori. Ora, lo sceneggiatore e il regista scelgono e decido in totale libertà come si deve svolgere il film. Utilizzano liberamente il loro ingegno per CREARE la trama, il carattere dei personaggi, la modalità delle scene, i costumi, il finale ecc.

Gli attori, invece devono sottostare e ubbidire alle istruzioni del regista e dello sceneggiatore. Non possono prendere alcuna decisione riguardo allo svolgimento della trama e su come deve andare a finire la storia raccontata nel film. Secondo te, per un essere umano, che cosa è più spontaneo, emozionante, eccitante e gratificante? Scegliere e creare in totale libertà oppure subire passivamente le scelte degli altri?

Ognuno tragga le sue conclusioni.

Grazie a questo esempio possiamo facilmente capire come il seguire un metodo non solo rende emozionante il raggiungimento di un obiettivo, ma ci permette tra le altre cose di utilizzare finalmente al meglio la creatività. Quella creatività che molto spesso ci viene impedito di usare perché siamo costretti a sottostare alle decisioni o addirittura ai comportamenti strampalati altrui.

Obiezione: “Ma se questi metodi sono così efficaci, come mai non li utilizzano tutti?”

Risposta: Quando un bambino viene al mondo, il suo cervello è come un quaderno nuovo, con tutte le pagine bianche e pronte per essere scritte. Non appena il neonato esce dal ventre materno, coloro che lo circondano fanno a gara per scrivere sul suo quaderno. Ma non solo, non appena il povero bambino tenta di scrivere qualcosa sul suo quaderno, arriva qualcuno che gli toglie la matita di mano mettendosi a scrivere a sua volta.

Alcuni di questi insegnanti pieni di zelo ci impartiscono conoscenze utili come ad esempio fare i conti, guidare l’automobile, suonare uno strumento musicale, progettare un macchinario ecc. ecc.

Altri purtroppo ci insegnano cose deleterie come la timidezza, l’insicurezza, la paura del giudizio altrui e via discorrendo. Come se ciò non bastasse, la società in cui viviamo fa di tutto per renderci ansiosi, frustrati e insoddisfatti in quanto chi è ansioso e frustrato è più facile da controllare. Scuola, politica e chiesa ci insegnano che al mondo si viene solo per soffrire, che bisogna lavorare sodo per vivere, che il successo è un privilegio di pochi e che a tutto ciò non c’è rimedio.

E’ quindi chiaro e comprensibile che una persona, la quale cresce con la convinzione che non vi è rimedio alla sofferenza, difficilmente prenderà in considerazione vie alternative.

Anche in questo caso… ognuno tragga le sue conclusioni.


(Seduzione)

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